Il Calendario Celtico: origine e significato
Prima di addentrarci sul significato e l’interpretazione dello Zodiaco Celtico è
doveroso darvi alcuni brevi accenni sulle origini e la storia del popolo
celtico.
Sotto la denominazione di Celti, si intendono alcuni popoli stanziati nella
regione centrale del continente europeo e che raggiunsero il loro massimo
splendore tra il IV e il III secolo a.C.
La cultura celtica, quindi, nata tra la Boemia e la Baviera in questo periodo,
si espandeva dalle isole della Bretagna fino al cuore del bacino del Danubio con
insediamenti che raggiungevano la penisola iberica, l’Italia e, perfino,
l’Anatolia.
Il significato e la simbologia degli alberi nello Zodiaco Celtico
Nel corso dei secoli, quelle che noi definiamo popolazioni celtiche o, più
semplicemente Celti, nonostante condividessero la stessa origine linguistica,
etnica e culturale, nonché il medesimo credo religioso (tranne alcune lievi
differenze) non costituirono mai un popolo unico, bensì un insieme di popoli
spesso frazionati dal punto di vista sia politico e che militare.
Alla luce di quanto detto, il popolo celtico era diviso principalmente in:
Britanni (con stanziamento nelle Isole Britanniche), Pannoni (stanziati in
Pannonia), Galli (con stantiamento in Gallia), Galati (stanziati nella penisola
anatolica) e Celtiberi (con stanziamento nella penisola iberica).
La parola “celtico” ha origine dal termine greco keltai e venne attribuito ai
nomadi e belligeranti popoli celtici dagli abitanti di Marsiglia.
I Celti, infatti, oltre a guerreggiare spesso tra loro, non avevano stanziamenti
fissi ma si spostavano di volta in volta al riparo nel cuore delle foreste.
Il calendario celtico e il relativo Zodiaco Celtico si distingue nettamente da
quello attualmente utilizzato in tutto il mondo.
La prima grande differenza consiste nel primo giorno dell’anno che, per i Celti,
coincide con il primo giorno del mese di novembre. L’anno celtico era quindi
diviso in quattro trimestri denominati Samain (dal 1 novembre al 31 gennaio),
Imbolic (dal 1 febbraio al 31 aprile), Bealtaine (dal 1 maggio al 31 luglio) e
Lúnasa (dal 1 agosto al 30 ottobre).
I Celti ritenevano che il tempo scorresse seguendo una ruota e per questa
ragione credevano che il movimento delle stelle avvenisse attorno a un asse al
cui centro era posto il Paradiso, ovvero, la Stella Polare.
Le stagioni, quindi, alla stessa stregua, si succedevano, anno dopo anno, in
modo ciclico.
I Druidi, dignitari appartenenti ad una classe sacerdotale, al quale
competevano, tra i Celti, l’adempimento di riti di culto, elaborarono una sorta
di oroscopo (o meglio Zodiaco Celtico) comprensivo di 21 segni intercalati
durante il corso dell’anno.
Ad ognuno di questi segni, destinarono un albero che, per le sua peculiarità,
più si addiceva a quel determinato periodo dell’anno.
Lo Zodiaco Celtico
Perché, dunque, i popoli celtici adottarono proprio gli alberi per indicare quel
determinato periodo dell’anno e di conseguenza per caratterizzare quel preciso
segno?
Perché l’albero era un elemento molto importante nella loro cultura. L’albero
rappresentava, infatti, il ciclo della vita ma anche le tre parti del “tutto”
(le radici che si immergono nella terra sottosuolo, il tronco che si leva in
alto sulla terra e la chioma che si innalza nel cielo) unite e accordate in un
unico essere.
Così, sia gli alberi che gli arbusti divennero i protettori dei nuovi nati. Di
conseguenza, a questi, conferivano quelle virtù che in maggior misura li
rappresentavano.